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31/03/04
:: by :: SuperBimba
Sedano rapa & the city
La mia migliore amica degli anni del liceo si chiama Marianna. Eravamo vicine di casa, oltre che compagne di banco; simbionti, insomma.
Io mi sono fidanzata stabilmente molto prima di lei. Poi ho cambiato idea svariate volte. Lei, invece, ha scelto "quello giusto" a ventisette anni e tre anni dopo l'ha sposato. Mentre io macinavo laurea, scuola, stage, collaborazioni, primi contratti, trasferimenti, assunzione, lei quatta quatta terminava la facoltà di lettere indirizzo teatro. Adesso fa la supplente di italiano e, part-time, lavora in un'agenzia immobiliare. Purtroppo ora la vedo pochissimo.
Qualche giorno fa, sua mamma (che abita ancora nel palazzo di fronte) mi raccontava che Marianna si lamenta spesso della precarietà del suo lavoro, che le dà così poche soddisfazioni, e della monotonia della sua vita.
Eh, sì, a volte mi sento una sopravvissuta.
A volte. Ma non sempre. Ad esempio, non qualche minuto fa, quando, pensando a cosa mangiare per cena, mi sono resa conto di aver pensato con gioia di avere ancora un barattolo di insalata di sedano rapa Esselunga nell'armadietto della cucina. Ecco. Ad esempio.
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:: by :: SuperBimba
Grazie
a tutti, per ieri sera. Grazie a quelli che hanno accettato l'invito. Grazie a chi ha fatto da pubblico dietro al vetro, a chi ha fatto le foto, a chi ha mandato sms, a chi ha postato qui e altrove, a chi ha visitato questo blog per la prima volta. E a chi continuerà a visitarlo:)
La mia missione, vi confesso, era quella di convincere e convertire il mio amico e collega Pagliarini. E' ancora un pochino perplesso. Però il giocone gli è piaciuto e non è detto che l'esperienza non si ripeterà.
E poi è bello riuscire a divertirsi un sacco anche mentre si lavora.
Grazie davvero.
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:: by :: lisagialla
radio stars - reprise
[il dimenticato] dave dice che, in fondo, il 2024 di ieri sera è stata una cosa tra blogger per blogger: il mondo non è pronto - né minimamente interessato - all'invasione di questa gente strana dell'internét. dice che non si capiva niente se non lo si sapeva già, sostanzialmente. il che può certo essere, però:
però stamattina guardo le statistiche agitarsi e c'è gente, un sacco di gente. gente nuova, i più da macchianera ma anche molti arrivati così, dritti da google. questa è curiosità, un nome rimasto in mente e un po' la voce sexy di essebì. magari poi danno uno sguardo e chiudono i browser indispettiti - almeno i figli dei fiori se ne stavano a casa loro - magari invece entrano nel vortice e non è solo per i blog che questo è un bene: è la quantità di informazioni che un uso anche poco più consapevole della rete comporta, necessariamente; è la varietà di persone a portata di mano, di collaborazioni, di cose che si imparano.
l'altra sera chiacchieravamo - io e il coinquilino - di quanto ci sarebbe piaciuto avere vent'anni nel 1970. ci ho ripensato prima di dormire, ho deciso che invece io non mi sarei voluta perdere quest'internet per niente al mondo, neanche ziggy stardust live.
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:: by :: lisagialla
radio stars
foto scattate su un piede solo, post editati in corsa sperando in un refresh che non arrivava mai, sguardi preoccupati alla clessidra ronzante, 17 comments, 40 comments, 66 comments e poi basta, ci vuole troppo - c'è pproserpina! - l'occupazione rumorosa della redazione tutta - che mi guardavano un po' perplessi mentre attraversavo il corridoio a passo di carica ma diavolo, ero ufficialmente una blogstar - e le solite firme fatte solite facce, divi risaputi - splinder è giù, il microblog regge - poi altre foto, qualcuno ha pensato alla registrazione? un boato per la SECca via sms, battute per iniziati, addirittura un canarino fantasma. infine, gianluca neri: io l'ho toccato con mano.
[grazie a essebì, grazie a tutti gli altri.]
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30/03/04
:: by :: jason
Live from Radio24
23.01 - gli sms.
i vostri. è divertente veder scorrere sui monitor di radio24 cascate di sms firmati dai soliti noti, impagabili le facce stupite di chi vede per la prima volta succedere i blog, dappertutto. [sere]
22.48 - le parole.
le parole sono le loro, ovviamente, io sono in un angolo zitta zitta che guardo. il maccabee ingrana, gneri spiega, essebì è in forma smagliante. [sere]
stay tuned...
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:: by :: SuperBimba
Per rinfrancar lo spirito...
Oggi l'Ansa è foriera di notizione. E così, tra un gr e l'altro, mi delizio con la lettura di lanci imperdibili. Ad esempio, ora so tutto della Fattoria. A rivelare ogni particolare sullo show - spiega l'agenzia - sarà il prossimo numero di Sorrisi. Intanto, però, l'Ansa ci svela l'indispensabile.
Il cast è confermato: Ela Weber, Daniel Ducruet, Roberto da Crema, Domenico Fioravanti (mah), la compagna di Al Bano Loredana Lecciso, Milton (insomma, la presenza che tiene alto il morale delle truppe femminili), Francesco Oppini, Danny Quinn, la Rettore, Gigi Rizzi (che definiscono sempre ex playboy, ma io ogni volta penso agli storici piumini di Naj Oleari), la giornalista Silvia Rocca (oddio), l'ex pornostar Selen, Flavia Vento (dopotutto bisogna pensare anche agli uomini) e il sensitivo Solange. Che poi è l'unico che mi dispiace davvero abbiano riesumato. E' straordinariamente antipatico e mette una tristezza infinita. L'ho conosciuto un paio d'anni fa a Sanremo, dove faceva l'inviato per una tv siciliana. Ogni volta che si rivolgeva a un ospite, in conferenza stampa, esordiva sempre con ci conosciamo, ti voglio molto bene. Una pena da non dire. Anche perché in realtà è davvero cattivissimo. Era meglio lasciarlo dove stava.
Sia. La Fattoria si trova nelle campagne tra Siena e Firenze. Il centro abitato più vicino (300 anime circa) dista un paio di chilometri in linea d'aria e, secondo l'agenzia, la maggior parte dei paesani è all'oscuro di tutto (non c'è ancora stata l'invasione dei mediasettari?). Il fidanzato di una mia amica è stato due mesi a fare il cameraman sull'Isola ed è tornato un po' sderenato. Spero per loro che questi non siano proprio così in culo ai lupi come dicono.
La Endemol Italia ha affittato il casale gratis in cambio dei lavori di ristrutturazione. Chissà chi sono i proprietari. Decrepiti butteri ottantenni deportati all'uopo dai nipoti in casa di riposo?
Il vincitore beccherà si 100 mila euro. Pupo rivela di averne rifiutati 800mila per condurre con Daria Bignardi. Peccato. Perché l'avevamo visto all'opera nella Notte dei Pubblivori 2001 e c'era piaciuto tanto. Ma peccato soprattutto perché ha lasciato campo libero a quel tal Cecchi Paone. L'amico dei dinosauri vivrà nella fattoria con il ruolo di - udite udite! - temponauta. Neologismo del quale francamente non sentivamo la mancanza.
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:: by :: SuperBimba
Il punto più basso del fondo del baratro?
30/03/2004 14.06.00 - sparatorianapoli: funerali annalisa a "la vita in diretta"
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - I funerali di Annalisa Durante, la quattordicenne colpita a morte sabato sera in una sparatoria nel quartiere Forcella, a Napoli, saranno trasmessi in diretta questo pomeriggio a partire dalle 16,15 da "La vita in diretta" su Rai Uno. Durante la funzione, celebrata nella chiesa di San Giorgio ai Mannesi, l'amica del cuore di Annalisa leggerà alcune poesie scritte dalla giovane vittima. Il padre di Annalisa, Giovanni Durante, nel corso della trasmissione condotta da Michele Cucuzza, annuncerà la sua intenzione di conoscere i familiari dei bambini che hanno ricevuto gli organi donati dalla sua piccola figlia. (ANSA).
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29/03/04
:: by :: SuperBimba
Appuntamento
Data: 30 marzo.
Ora: tra le 22:35 e le 23:30.
Luogo: Grande Orecchio Verde.
Guai a chi non c'è, ecco.
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:: by :: moni
info di servizio
alle 18.00 circa. digito la url del MBG, mi viene fuori una pagina bianca con scritto "HEALTH CHECK OK".
state tutti bene, vero?
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:: by :: morgan
Mi dispiace, devo andare
Queste avrebbero potuto essere le parole di commiato di Tom Ford dalla direzione creativa di Gucci, soprattutto se allora avesse già saputo chi sarebbe subentrato al suo posto.
Magari è bravissima, ha gusto e stile, ma per me, almeno per ora, resta la sorella di questo figuro.
Un'altra figlia di Pooh?
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27/03/04
:: by :: SuperBimba
Ok, ok,
con questa storia della primavera la sto menando un po' a tutti. Ma come la mettiamo, col fatto che la sora Guia, oggi, (sotto)titolava Diario di un inizio di primavera con gli ormoni (suoi) ancora in letargo? E' un morbo? Una sindrome? Un'epidemia?
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:: by :: lisagialla
wish list
per l'affezionata comunità geek, rimbalzo dai maestrini che sull'argomento paiono saperla lunga - chi più, chi meno.
[and for the record, even though the number 42 is printed in yellow on our shirt, the question is not, in fact, "what's yellow and dangerous?". everybody knows that the answer to that riddle is shark-infested custard.]
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:: by :: SuperBimba
Ai margini
Saltando di blog in blog, mi imbatto in queste foto.
margini, spazi residuali, vuoti, buchi urbanistici, solitudini.
Oh, mi ricordano qualcosa. Ecco perché quando sono al lavoro spesso mi sento marginale, residuale, vuota, sola. E a volte anche un po' bucherellata;)
Aggiornamento delle ventidue: ecco ritrovate le immagini *poetiche* del Morris: una e una due.
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26/03/04
:: by :: SuperBimba
Zapping
Il Frà parla di grossa crisi e anche qui di crisi ce n'è in abbondanza. Mercoledì sera ero primavera [pure parecchio], eppure sembrava inverno. Ma ATTENZIONE! non era inverno, nononono!, bensì febbre. In questo momento [controlliamo in diretta] un bel trentasette e quattro. Io già con trentasei e nove divento noiosissima.
Vista la mia posizione privilegiata di malatina, ho potuto dedicarmi a un po' di tivù del pomeriggio.
Raiuno. Cristiano Malgioglio intervistava un'annunciatrice che nel curriculum vantava un fidanzamento col figlio di Luciano Rispoli.
Raidue. C'era la Perego, quella che è riuscita a rovinare quel capolavoro che era la trasmissione della D'Eusanio.
Raitre. Non hanno fatto il Tg Regionale e la rubrica Neapolis perché hanno scioperato. Mi chiedo perché. Però hanno mandato in onda un documentario sui simpatici insettini stercorari. C'era una signora stercoraria che faceva delle palline di escrementi perfette e le faceva rotolare con le zampette posteriori. A un certo punto, un bastardo cercava di fregarle la pallocca di cacca ma lei ha preso a correre velocissima e l'ha seminato. Poi ha fatto una buca grandisssssima, ci ha messo il palloccone e ci ha deposto le uova. Quando nasceranno le larve, avranno a disposizione tutta questa delizia, ha detto lo speaker: lì ho capito che avevo visto abbastanza.
Retequattro. Mike Bongiorno coi suoi odiosissimi bambini saccenti.
Canale 5. Costantino in discoteca, con centinaia di deficien... di fan adoranti che urlavano, lui si spogliava, si dimenava e si faceva toccare. Pronto per Corrado Fumagalli.
Italia 1. Telefilm di serie Z politically correttissimo. Disgustoso.
Menomale che su Home shopping europe c'era la televendita dell'offerta del giorno: mezz'ora di Forno da Gennaro e finalmente mi sono riconciliata con la televisione italiana.
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:: by :: lisagialla
sostanziale
ricordate la formula del tacco perfetto? leibniz* - che è un genio - ne ha fatto un pratico xls.
fermatelo solo quando comincia a voler organizzare il blogroll in power point.
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25/03/04
:: by :: lisagialla
modelli
non vedo l'ora di tornare a casa.
[per curiosità: è mai morto nessuno di accattiemmelle?]
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24/03/04
:: by :: lisagialla
blog sweet blog
MicroBlogGiallo is in da house.
[aggiornate i vostri link, con tutta calma]
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23/03/04
:: by :: lisagialla
a kind of magic
la cosa è andata così: giro di blog preserale, sul daveblog vedo rilanciata la notizia del big brother tedesco che avevo appena letto su repubblica - molto elegante la foto in homepage, nelle immediate vicinanze si è scatenata la caccia al video - e lui, dave, che fa la mia stessa battuta sul whirlpool, non so se andarne fiera o viceversa.
quindi scorro sovrappensiero al post subito sotto, quello sul solito costantino, e mi viene in mente che da giorni ormai mi interrogo sulle fattezze dell'uomo, meritevole - apprendo - di figurine dedicate.
bene, adesso per favore ditemi che state scherzando.
[titolo geek, contenti?]
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:: by :: lisagialla
neanche un pisolo?
percorrendo il cammino di riconoscenza che mi porta verso la mae*, ieri sera sono riuscita a vedere la tanto attesa nuova fatica di paola cortellesi dall'inizio - o quasi - fino alla fine, se si escludono misteriose zone d'ombra [1] tra la gatta di giorgia - in forte debito con tiziano ferro, sostiene il coinquilino - e il video capolavoro dei manetti bros in cui lei, spice paoletta, non contenta di aver fatto qualunque cosa nella precedente ora e mezza, scolpisce nell'iconografia il concetto definitivo di sgallettata e declinando arriva ad apparirmi somigliante alla bellucci, monica. va detto, però: si agitava anche molto.
il mio problema è un altro. è che riccardo rossi, qualunque cosa faccia, anche adesso che sembra il suo ricordo spiegazzato, dopo anni di forum [2] e nonostante gli sprazzi di assolo sopravvissuti al mio sonno invincibile, per me resterà sempre quello con la parrucca bionda in testa che mi metteva in forte imbarazzo quando guardavo non è la rai. la serenità di giudizio ne esce seriamente compromessa.
[1] che sul sito di raidue si dovrebbero vergognare, per il contenuto - dalle: 23:00 alle: 23:45? - oltre che per la forma. in ogni caso, ormai io sono un rottame.
[2] piano a scaricare il logo di Forum per il tuo cellulare!!!, non vi accalcate.
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22/03/04
:: by :: moni
sulla via dell'esilio
sono incazzata. ma incazzata nera.
sara' un caso, ma continuo a scoprire che l'attuale governo ha "legalizzato" tutte le ingiustizie che subisco. guarda un po'.
e che non era un sogno, quello di aver visto la Foliero ieri sera su R4 che presentava Miss Padania. burp.
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20/03/04
:: by :: lisagialla
il duca bianco [come il latte]
qualche tempo fa si conversava tra noi su quanto, come e ancora quanto i grandi nomi avessero potuto guadagnare nell'arco di carriere sempiterne, stasera rilancio e rubo a euston station non solo la notizia ma pure lo splendido titolo. bowie come parmalat? just one notch above junk - dice, e fa un po' male.
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:: by :: lisagialla
h = Q*(12+3s/8)
dove h sarebbe - addirittura - l'altezza del tacco possibile.
pare sia questa l'equazione da risolvere ogni mattina davanti all'armadio delle scarpe, lo spazzolino in una mano e la tazzina di caffé nell'altra. alla determinazione del fattore Q concorrerebbero, tra gli altri, l'effettivo incremento di avvenenza, l'esperienza, il prezzo e l'ubriachezza reale, percepita o preventivata. la quale ubriachezza, evidentemente, non aiuta neanche i fisici subatomici, se devono farla tanto lunga per una decisone che in genere richiede meno di quindici secondi, coinvolge sezioni periferiche di cervello e si rivela, con un po' di pratica, di indiscutibile successo.
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:: by :: SuperBimba
Di pepe e di miele
Sì, sere, è ufficiale. Ma questo pomeriggio il cielo si è rannuvolato mentre, dopo la palestra e prima del divano, guardavo dalla finestra. E ho avuto un'istantanea impazienza di bel tempo. E, magari, di un bacio.
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:: by :: lisagialla
ufficiale
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19/03/04
:: by :: lisagialla
a pranzo con la storia
domani, per motivi indipendenti dalla mia e - soprattutto - dalla sua volontà, potrei essere a pranzo con la mafe. no, dico, la mafe. mi spiego? per me che mi affacciavo niubba sull'internet, in particolare su quella usenet che in tanti - sono sufficientemente lirica? - ci ha visto nascere, la mafe di iacine è stata un modello comportamentale imprescindible. un pezzo di storia - un altro pezzo è spaceman spiff - e io domani ci pranzo insieme.
che cosa diavolo mi metto?
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18/03/04
:: by :: MaxTG
Avete con fatica smaltito i 7 Peccati....
Bene non e' servito a niente, perche' cattivi come non mai sorvolando sulla scelta del ''peccato'' questa volta colpiscono preciso... Saranno corna, anzi cornetti per tutti!
Ancora una edizione limitata, sei diversi.
Nome comune : Cornetto Love Potion.
Numerati da 1 a 6.
I primi due sono gia' tra noi ed uno e' buonissimo(Il n°1), resteranno fino a fine Aprile quando verranno sostituiti dai due nuovi sapori.
Buoni chili in piu' a tutti....
Allora, possiamo dire che il N°1 e' un cornetto al gelato gusto Tiramisu'(con tanto di crema caffe' liquido)da meta' cono in giu'. Mentre il top e' classico gelato alla panna con una spolverata di Cannella e un pizzico di palline rosse di cereali croccanti.
Il N°2 invece e' Stracciatella sempre da meta' cono in giu' e sopra gelato alla Nocciola con il top ricoperto di cuoricini di due diverse dimensioni di cioccolato.
Vabbe' ma io sono buono e girando per il mondo ho trovato uno spoiler ai prossimi due. Insomma il N°3 e il N°4 saranno cosi':
Il N°3 sara' gelato di Cioccolato sopra e gelato di Rum e Vaniglia sotto, guarnito al top da Scorze d'Arancia.
Il N°4 invece sara' gelato al Pistacchio sopra e gelato al Gianduia sotto con guarnizione al top di bastoncini ai tre cioccolati(Bianco, Latte, Fondente).
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:: by :: MaxTG
E intanto il tempo se ne va....
19 Marzo 1994
1-Strani amori - Laura Pausini
2-The rhythm of the night - Corona
3-Come mai remix - 883
4-Animalaction - Paraje
5-Move on baby - Cappella
6-All for love - Bryan Adams/Sting/Rod Stewart
7-Streets of Philadelphia - Bruce Springsteen
8-Pass the toilet paper - The Outhere Brothers
9-Una vecchia canzone italiana - Squadra Italia
10-Penso positivo - Jovanotti
17 Marzo 1984
1-Ci sarà - Albano e Romina
2-La donna cannone (Q-Disc) - Francesco De Gregori
3-Love Of The Common People - Paul Young
4-Radio Ga Ga - Queen
5-Victims - Culture Club
6-Serenata - Toto Cutugno
7-Terra promessa - Eros Ramazzotti
8-Cara - Christian
9-Pinocchio chiò - Pippo Franco
10-Non voglio mica la luna - Fiordaliso
23 Marzo 1974
1-Alle porte del sole - Gigliola Cinquetti
2-.e poi - Mina
3-Un'altra poesia - Alunni del Sole
4-Angie - Rolling Stones
5-Amicizia e amore - Camaleonti
6-Anima mia - I cugini di campagna
7-Prisencolinensinanciousol - A.Celentano
8-Mind games - John Lennon
9-Anna da dimenticare - Nuovi Angeli
10-Infiniti noi - Pooh
21 Marzo 1964
1-Una lacrima sul viso - Bobby Solo
2-Quando vedrai la mia ragazza - Gene Pitney
3-Non ho l'eta` - Gigliola Cinquetti
4-Un bacio piccolissimo - Robertino
5-Please please me - Beatles
6-Una notte cosi' - Connie Francis
7-If I had a hammer - Trini Lopez
8-Ogni volta - Paul Anka
9-Ritorna - Gene Pitney
10-Cin cin - Richard Anthony
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17/03/04
:: by :: lisagialla
ma se io, se lei, se io, se lei
la mae* racconta l'incredibile e triste storia del principe marrone e della sua bionda snaturata.
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:: by :: lisagialla
progetti per il futuro
credo di aver capito a cosa serve leggere, alla fine. serve a trovare le parole esatte. per esempio io, dalle sette di ieri sera, mi sento così:devi estrarre dei frammenti abbastanza grandi di questa morbida, sanguinosa polpa ossea. la roba porosa. poi devi inserire le schegge e i frammenti d'osso nella morbida massa di tessuto innestata sul tuo viso.
in realtà non è che lo fai tu questo, lo fanno i chirurghi mentre dormi.
se i frammenti sono abbastanza vicini, formeranno dei fibroblasti per unirsi tra loro. ancora una volta, una parola dai libri.
fibroblasto.
ancora una volta, ci vogliono mesi. perdonerete lo scarso entusiasmo.
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16/03/04
:: by :: SuperBimba
Qualche ora dopo[II]
Ovvero: del perché il mio lavoro è ben diverso dal mio blog.
(riapro il file di word, segue)
Insomma, le canzoni di Sanremo. Che il tempo passa e la musica col tempo acquista il suo valore, proprio perché si lega ai ricordi e alle emozioni.
Le canzoni di Sanremo, dunque. I ventuno post dalla sala stampa non hanno trasmesso nemmeno un centesimo delle sensazioni diverse e profonde di quei giorni. Adesso, ripensandoci, le ho associate a ricordi, immagini, odori, sapori e, ovviamente, alla musica. Che nelle mie parole risulteranno necessariamente del tutto diverse rispetto a quelle che le vostre orecchie percepiscono. Con la musica, però, è proprio questo il bello, secondo me.
…sul ciglio di un equilibrio che non ho…
[Daniele Groff, Sei un miracolo]
Il mio vincitore: mi concedete, a trent’anni precisi, di sentirmene quindici di meno? Di emozionarmi di fronte a un artista perché non riesci a non concederti di fantasticare che stia cantando solo per te? La differenza, rispetto al 1988, è che i cantanti non mi sorridevano a quindici centimetri dal naso. Adesso, a volte, sì (anche in luoghi poco consoni, ha). E poi non capisco perché secondo la morale comune posso fare gli occhietti bolliti per sally can wait, she knows it's too late e non per daisy mille persone. Io li faccio uguale. Ecco.
…legami con doppi nodi all’anima…
[Mario Venuti, Crudele]
Il mio voto per il premio della critica: legami le mani legami era il tormentone di quei giorni, la prima che ho imparato a canticchiare, quella che so mi accompagnerà fino ai primi caldi dell’estate. Lui è un’altra persona bella bella, uno che ti parla e ti strega, lui e quel matto di Kaballà che per un’intervista di due minuti mi ha parlato per ventisette. Legami è legata anche al ricordo di quella scarpinata fino al'Imperiale, alla gentilezza di Monica e al primo ascolto telefonico. Che mi aveva trasmesso buone vibrazioni in merito a questo Festival.
…per un attimo gli stessi giorni, anche se non son più gli stessi giorni…
[Simone, E' stato tanto tempo fa]
Istruzioni per l’uso: la si cerca forsennatamente facendo zapping con l’autoradio (la compilation non vale, bisogna sudarsela) e quando la si trova è buon segno. Poi si comincia a cantarla a volume bello alto. Meglio se si è in tangenziale, verso il tramonto sarebbe perfetto. Su ma se vuoi, sorvolo tendo a sentirmi particolarmente leggera. Pensare a qualcuno (a piacere) con cui rivivere gli stessi giorni, riprendere il volo e nuotare baciandosi sulla bocca. Concesso anche fantasticare sui colleghi di sala stampa, proprio come a Sanremo.
…e come in un romanzo io scriverò di te…
[Dj Francesco, Era bellissimo]
Come i bambini quando si iniziano ad aprire i regali di Natale. La prima canzone di ogni Festival sei lì con il fiato un po’ sospeso, ad aspettare chissà che cosa. E quello che arriva mica lo capisci, rinscemito come sei. E’ stato il momento di regia più azzeccato in cinque giorni, noi lì a dire “sono tutti pazzi”, però era bello. Magari non proprio bellissimo, ma bello. Sapete perché a me questa canzone non dispiace? Perché non penso a Jovanotti, ma a Leandro Barsotti. E poi dopo le prime due note ho sentito un’eco di Suburbia giù nella gola, effetto madeleine. Ah, lui non è scemo proprio per niente. Non ci fosse quel bridge orrendo: e quando il sole stasera tramonterà, era proprio necessario?
…non ci sono regole, liti e polemiche…
[Neffa, Le ore piccole]
Io la prendo come un giochino divertente. E’ corta corta e sorrido un po’. E mi piace tanto il titolo. Con quella faccetta dispettosa da Ringo Starr, lui era tra i più gettonati tra le colleghe, yum (anche se pare l’abbia spuntata, però, la violinista punk: niente da fare, giornalisti con giornalisti, musicisti con musicisti).
…sfila la lama senza fretta…
[Pacifico, Solo un sogno]
E’ bella, un po’ impalpabile, la devo ascoltare parecchio di più per farla mia. A lui vorrei, intanto, fare un tantino male a pizzicotti. Così, mi ispira.
...voce nel vento, ah uh ah uh...
[Linda, Aria sole terra e mare]
Rivoglio le coriste di Sanremo. Solo Pat Benatar mi fa tollerare i bambini. Fosse per me sarei l’Erode della musica leggera. Si fa cantare nei tragitti casa-radio-radio-casa, in mancanza d’altro.
...sono il tuo bastardo preferito perché...
[Piotta, Ladro di te]
Nei dibattiti sulla sovranità nel rap italiano non entro (io voto per il chissene). Pioveva, tanto, mentre lascio la riviera pronta per tornare a casa con un sacco di brividi mischiati e il Piotta era lì in loop involontario da autoradio random. Ogni volta che sento questa canzone nei miei pensieri piove e ripenso alle sensazioni che non riescono mai a incastrarsi perfettamente tra loro. Se tre anni dopo canto ancora hai mai dato senza ricevere, tutto può accadere, tra l’altro. Ah. Se sento ancora una sgallettata chiedergli “perché non ti chiami più *er* Piotta?” sono pronta a mordere dritta alla giugulare con chirurgica precisione.
[Massimo Modugno, Quando l'aria mi sfiora]
[Adriano Pappalardo, Nessun consiglio]
[André, Il nostro amore]
dài, le dimentichiamo, tutte e tre, per favore? Beh, se ne devo lasciare solo una sulla torre, lascio l’ultima, perché ricordo di aver passato un mezzo pomeriggio a cantare io non amo che te e non amo che te… che c’è in me, che c’è in me… ed era un bellissimo pomeriggio. Aspettavo le dirette guardando piazza Colombo da una delle finestre del Roof.
(copincollo, prima puntata, segue)
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:: by :: SuperBimba
Se per innamorarmi ancora
Oggi sono primavera.
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:: by :: SuperBimba
Il tempo passa, il genio resta
Io ho sempre sostenuto che quest'uomo è un genio.
Parentesi autobiografica. Ho la fortuna di conoscerlo da molto, moltissimo tempo. Tutto risale a sette anni fa (oh!). Erano i giorni di Anima mia. Erano, poi, i giorni in cui mi stavo laureando.
Un pomeriggio passavo di fronte a quella che era, a quel tempo, la mia libreria preferita, La stazione di Perpignan (poi, col tempo, mi sarebbe sembrata un po' troppo anteo-chic, ma, ripeto, stiamo parlando di una vita fa). In vetrina, due volumetti di Castelvecchi: Andy Warhol era un coatto ed Estasi del pecoreccio. Perché non possiamo non dirci brianzoli. E io sono brianzola davvero, capite? Un segno del destino.
Dopo averli acquistati e divorati, la decisione: dovevo trovare quell'uomo. A ogni costo.
E scovai il suo indirizzo email. E gli scrissi. E mi rispose. E ci incontrammo la prima volta, una sera, sotto il cavalcavia di viale Forlanini. Un'altra volta ci demmo appuntamento, alle tre del mattino, al McDonald's di piazzale Lotto: ma ci confondemmo con la data e ci presentammo entrambi al rendez-vous, ma in due giorni diversi. Il mio allora fidanzato (sì, sempre quello delle televendite) era geloso da morire, perché per l'omino di Pantigliate avevo una cieca adorazione. Vabbè. Com'è, come non è, è passato un secolo e mezzo. Il fidanzato è andato, Tommaso è rimasto. E continuo, come dicevo, a ritenerlo un genio totale. Ascoltare il suo Saltaray of light è un'esperienza unica. Provate anche voi.
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:: by :: SuperBimba
Separati alla nascita?
Sono due giorni che mi chiedo se José Luís Rodríguez Zapatero (cioè questo tizio qui) assomiglia di più a Mr. Big o a Mr. Bean. E comunque per me di José Luís Rodríguez ce n'è sempre uno e uno solo.
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15/03/04
:: by :: SuperBimba
Un mondo intorno
vuoi frequentare anche tu la palestra di Costantino e Alessandra? chiama allo 06...
Decisamente lavoro troppo. C'è tutto un mondo da scoprire, il pomeriggio, su Canale 5, e io ne sono fuori, temo ormai definitivamente. Non mi bastano nemmeno i sunti: vorrei proprio avere del tempo per capire.
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:: by :: lisagialla
stobbart, george stobbart
capita ogni tanto che mi vanti di aver perso un anno di università per giocare con la playstation - la stima è per benevolo difetto, non amo darmi delle arie - ed è quindi possibile che abbia sviluppato capacità sovrannaturali di acume e riflessi fulminei, per carità, tutto può succedere. solo così, del resto, riuscirei a giustificare le modalità di gioco di broken sword: the sleeping dragon, questo finesettimana: con un dito solo e un solo occhio aperto, una volta abituata all'evidenza che quel salame di george stobbart ha conservato tutta l'idiozia sotto al ciuffo ma adesso porta in giro il sederotto stretto in un paio di jeans degni di miglior causa, se non dettaglio.
ho trovato più interattiva la prova de la talpa venerdì, insomma, io al massimo ho rischiato di morire di noia. [klamm]
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:: by :: moni
Appunti di viaggio
Marzo in Martinica e’ il mese piu’ secco dell’anno. Pare che da 14 anni non piovesse a marzo. Ovviamente, durante i miei sette giorni di vacanza, lo ha fatto ogni giorno.
Ininterrottamente dal momento in cui l’aereo e’ atterrato (e io pensavo “non puo’ essere pioggia, sara’ la condensa”) e per i due giorni successivi, in cui abbiamo guardato l’isola dai finestrini bagnati della nostra auto a noleggio, per poi concederci nei giorni successivi due-tre immancabili scrosci quotidiani.
Nei momenti tra una secchiata dal cielo e un’altra ho avuto pero’ tempo di prendere un po’ di sole e andare al mare. Altrimenti non avrei potuto concedere all’eritema di beccarmi stavolta, e sarebbe stato davvero un peccato vi pare? Sono abbronzata comunque, non temete, anche se faccio ancora le contorsioni per grattarmi.
Stranamente le sfighe accadevano sempre durante gli orari d’ufficio italiani. Giuro, la prossima volta che parto diro’ che e’ per un ritiro spirituale.
In compenso, degne consolazioni:
- Il motto n.1 dell’isola: dance dance dance.
ovunque, a ogni ora e con un calore che ti travolge all’istante.
- Il motto n.2 dell’isola: non c’e’ problema.
Se esprimi ansia, perplessita’, indecisioni, ti guardano come un’aliena, ehm. Il caso limite a un semaforo (l’unico incontrato): quando e’ scattato il verde, il primo della fila era intento a guardare il cielo, in quel momento azzurro. Nessuno degli altri automobilisti in fila –giuro- ha suonato il clacson, lampeggiato o imprecato. Aspettavano. Ad un certo punto lui si e’ accorto del verde, ha ingranato la marcia ed e’ partito. Gli altri silenziosamente, dietro di lui. Io, sul marciapiede, impietrita. Romani e non, capirete il perche’.
- Gli uomini piu’ belli del pianeta.
Corpi scolpiti e modi galanti. Mi e’ venuto in mente un business: viaggi organizzati per le nostre bestioline in crisi, una settimana di corso intensivo per imparare da loro a far sentire ogni donna la piu’ desiderata del mondo, desistere con gentilezza ad un tuo “no” e la sera dopo riprovarci con lo stesso garbo (loro sanno quanto siamo volubili) chiedendoti se “percaso” avevi cambiato idea. Chiederti di ballare, farti salire un attimo le vampate, ringraziarti e andare via. Con te che resti li’ a chiederti quando la smetterai di fare la brava ragazza.
- La gentilezza.
Il nonnetto 90enne del ristorante che si accorge che devi tornare in albergo a piedi e mentre paghi il conto va a rispolverare un vecchio macchinone e si fa trovare pronto all’uscita con il motore acceso per accompagnarti. E si offende pure quando gli chiedi se puoi dargli almeno i soldi della benzina.
L’istruttore di sub che ti riporta in albergo l’attrezzatura che dovevi riprendere il giorno dopo perche’ pensa che altrimenti avresti dovuto fare un bel tratto di spiaggia con tutto il carico.
Il capitano della barchetta che dopo una giornata di lavoro aspetta per un’ora insieme a te il taxi in ritardo perche’ non e’ bello stare da sole al porto al tramonto. E poi chiama con il suo cellulare il tassista, gli dice “lascia stare” e ti riaccompagna lui. Anche se abita all’estremo opposto dell’isola.
Il solo fatto di stupirmi di queste cose mi ha fatto tanto pensare a quello che ci circonda. Banale forse, ma...sigh!
Ho anche riflettuto molto sul concetto di viaggio, sia li’ che in questi ultimi due giorni di fuso orario sballato in cui sono riuscita a dormire solo dalle 5 alle 9 del mattino (e domani in ufficio? burp). L’ultima volta che avevo fatto una pazzia last minute era stato nella settimana tra un lavoro e un altro, e avevo dalla mia parte l’entusiasmo della novita’ che mi aspettava al ritorno.
Stavolta, invece, sapevo gia’ esattamente cosa c’era, ed e’ stato un peccato accorgersi di non riuscire a godere in pieno di cio’ che vivevo per l’angoscia di quello che avrei ri-trovato qui.
Parole parole parole.
Gia’ due giorni di parole. E, tristemente, di nessuna capacita’ di reazione da parte mia. Spero scioccamente sia anche questo colpa del fuso orario.
Ma se continuo a non dare segnali di vita, per favore defibrillatemi.
By the way, ciao a tutti. Mancavate
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13/03/04
:: by :: lisagialla
rimedio della nonna
il mio tiffany da passeggio è sporco e lascia spiacevoli aloni grigiastri sulla migliore maglieria. ho chiesto a google il da farsi, lui ha proclamato:In un contenitore di acqua bollente si aggiunge 1/100 di ammoniaca e una dose di detersivo liquido per piatti e si immerge l'oggetto lasciandolo riposare per mezza giornata. Si estrae l'oggetto dall'acqua e con uno spazzolino morbido si insiste nelle incisioni o sbalzi. Si asciuga. solo che a me pare una soluzione un po' violenta. chi sa, che parli. per favore.
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12/03/04
:: by :: lisagialla
approccio illuminista
i cartelloni in metropolitana di figurella con i buchi di cellulite disegnati.
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:: by :: lisagialla
d come duomo
non so se il messaggio sia arrivato chiaro a tutta la blogosfera, in questi mesi: io detesto topi e dentisti. di più i dentisti, se proprio devo scegliere, e quindi sono destinata a una vita di calci sui denti, notti insonni di dolore la vigilia di natale e soavi interventi in cui mi infilano un chiodo nelle carni e poi nel cranio, avvitando, ma non fa male, sei la solita esagerata. certo, io. non quella creatura malvagia che mi tortura e pretende soldi in cambio.
fatto sta che qualche giorno fa decido di guadare un parcheggio fangoso sotto la neve e vado a informarmi per fare l'esame preliminare, in codice ep.
io - buongiorno, vorrei sapere quanto tempo ci vuole per fare l'ep.
lui - dipende, pubblico o privato?
io - il più veloce.
lui - pubblico siamo nell'ordine di un mese, privato dopodomani alle nove.
io - la differenza di prezzo?
lui - abissale.
tra il tempo e il denaro sono nella sgradevole condizione di dover preferire il tempo. però sono convenzionata, ha: presenti il badge aziendale e le facciamo il 20% di sconto. peccato solo che il badge aziendale non ce l'abbia più, da quei disgraziati giorni di qualche settimana fa, ma non importa: io non ho paura.
stamattina mi pericolo a prendere un autobus - che, a differenza della metropolitana, non ha i nomi delle fermate scritti grandi - dietro minuziosa spiegazione del coinquilino: vialone, spartitraffico, semaforo, a sinistra, scendi. posso farcela, guarda: vialone. spartitraffico. semaforo. sin...destra, questa è la destra! lui sta girando a destra! ecco, lo sapevo: ho sbagliato direzione, ho sbagliato autobus. dove mi starà portando? lo sapevo, io lo sapevo che dovevo prendere la cartina, così adesso scendevo e andavo a piedi. che ore sono? mio dio, è tardissimo, lo sapevo, sapevo pure questo: non dovevo fare colazione. avrei dovuto svegliarmi alle sei, altroché. e adesso? che faccio? scendo? telefono? sì, mi conviene sc...vialone. spartitraffico. semaforo, sinistra, scendo. arrivata.
cammino sui corpi in fila allo sportello del pubblico, scivolo nella saletta dell'accettazione privata dove una signora bionda mi sorride e con un cenno lieve della testa mi fa accomodare. ho portato il contratto, l'iscrizione al libro matricola, la busta paga e sono pronta a telefonare al padrone della filanda, per quel misero 20%. sono pure pronta a versare l'intero contenuto della mia borsa sulla sua scrivania ma non è necessario: l'angelo biondo si fida, appiccica etichette e mi dice di aspettare in fondo, ascensori, sulla sinistra, saletta d come duomo. saluto deliziata da tanta cortesia e leggera scavalco i pubblici per entrare nell'ascensore sulla sinistra. che piano?
un omone brusco sui cinquant'anni mi riporta alla realtà: che piano. vista la situazione, la domanda mi pare sensata.
io - non lo so.
lui - scusi?
io - primo?
lui - primo?
io - faccia primo.
primo piano: oculistica e oftalmologia, le porte dell'ascensore si chiudono alle mie spalle. davanti a me un'altra fila di corpi stremati e un'altra receptionist, bionda.
io - buongiorno, dovevo fare l'ep, di sotto mi hanno detto asinistragliascensoridcomeduomo ma non ho capito il piano.
lei - dove deve andare?
io - qui [le allungo l'impegnativa].
lei - non è che non ha capito, è che non c'era nessun piano da salire.
io - ah. e gli ascensori?
lei - di sotto, supera gli ascensori, poi a sinistra, quindi sala d'attesa d.
io - come duomo?
lei - sì, come duomo.
sulla via del ritorno devolvo i soldi risparmiati - quell'opulento 20% - alla giusta causa di una maglietta un po' a righe un po' a pois. non è colpa mia sei noi privati gli esami dobbiamo pagarli solo alla consegna.
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:: by :: SuperBimba
Il mondo dentro
Ieri mattina, prima del giornale radio delle 8, stavo preparando un post. Stavo raccontando di quanto poco mi piace l'impagliato Lapo Elkann e di quanto poco io possa essere d'accordo con la 2004 International Best Dressed List. Poi, nel giro di pochi minuti, la prospettiva è cambiata totalmente. All'inizio solamente quella lavorativa. Quasi senza sentimenti, andando avanti, lucidamente, per ore. Ho percepito nettamente il ricongiungimento con la mia emotività ieri sera, prima di crollare a dormire, esausta. E così il tempo di pensare è oggi.
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11/03/04
:: by :: lisagialla
stanotte sognerò giornali avvolti nei pesci
non capita tutti i giorni di salutare persone che varrà la pena ricordare.
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10/03/04
:: by :: SuperBimba
Brevemente
Alcuni brani di Sanremo migliorano in versione suoneria polifonica per cellulare. Uhm.
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09/03/04
:: by :: SuperBimba
Dopo qualche ora
Lo so, che qualcuno si aspettava un mio vero post sanremese. Le canzoni, i cantanti, i vestiti della Ventura, le amicizie mafiose, i superospiti, le varie ed eventuali del carrozzone. Ora mi metto qui e lo scrivo. Anzi, apro un file di word e poi copincollo nell’editor.
Fatto.
Comincio con le canzoni? Comincio. Ho già avuto modo di spiegarlo, confusamente come confusa sono io. A me le canzoni non piacciono per il loro valore intrinseco, che da musicista (o ex tale, ma è come andare in bicicletta; e poi questa cosa della bicicletta la dicono gli altri, io in bicicletta non ci vado) non riesco a prendere troppo sul serio tutta questa roba. A me le canzoni piacciono quando sono appiccicate alle emozioni. E a me Sanremo ha sempre dato emozioni. Attenzione: momento coming out. La prima edizione che mi ricordo (e la prima compilation che possiedo) è quella del 1981. Avevo sette anni. Da lì, ogni primavera, aspettavo ardentemente la settimana magica: tutte le sere incollata al televisore, prima con mia cugina, poi con le amiche. La regola, ferrea, prescriveva digiuno per cena e poi schifezze libere, religiosa consultazione di Tv Sorrisi e canzoni e registrazione su vhs della serata finale (dal 1987 in poi). L’ultima edizione di gruppo d’ascolto, splendida, è stata quella del 2000.
Poi, nel 2001, il primo anno da inviata. Le lotte con il direttore, che da serissimo bresciano tutto norme&tributi non pensava ci fosse nulla da raccontare. Il sostegno del mio grandissimo caporedattore dell’epoca, romano viveur, che di nascosto mi faceva fare i pezzi sul Grande Fratello. E finalmente l’accredito e la trasferta, ma ufficialmente solo tre giorni, il resto ferie. Una volta lì… la sala stampa del Palafiori (che non esiste più), alcuni incontri speciali, l’imbarazzo e lo stupore nell’imparare a muoversi in quella baraonda. Ancora, quando riascolto le canzoni di quell’anno, sento la stessa stretta al cuore e mi rivedo ballare con quella gente, da cui non mi sarei più staccata, la canzone che vinse: la sensazione che qualcosa finisse e qualcos’altro cominciasse. Da quel preciso momento.
Scommetto che alcune canzoni di quell’anno me le ricordo solo io, che me le ascoltavo di notte nelle mie scorribande di quella primavera in cui avevo una gran voglia di vivere e di amare, ma mancavo sempre bersaglio e combinavo guai su guai. Ti prometto momenti speciali, di battaglie e tempeste ormonali… e mi ritrovavo a farmi centinaia di chilometri per correre da questo o quest’altro. Perlomeno, i tizi non hanno lasciato grosse tracce. Le canzoni sì. E non ho ancora capito come fa la luna a essere cinetica. Sto ancora aspettando di innamorarmi di un uomo poco piacente per cantargli cosa c’è di strano se ti amo brutto come sei.
Non parliamo di Raccontami. Non parliamone, no.
2002, tanto più esperta e sicura, tanto infreddolita nella sala stampa infernale del tangentizio Teatro del mare, che grazie al cielo stanno demolendo. Chi se ne frega se il brano delle Lollipop era orrendo? Io me lo canto ancora. E poi: ridatemi Simone Patrizi. E gli Offside.
2003, ormai lavorando a tempo pieno, conoscendo tutti (col Fagiolo che era diventato importante, facendo finalmente l’uomo-ombra di un’artista), potendo vantare amici (i soliti) e persino nemici (beh, soprattutto nemiche: tanti nemici, tanto onore, tante nemiche, tantissimo onore). Incantevole. Come la canzone di Sergio Cammariere.
Quest’anno ho fatto il grande salto. E le canzoni, belle o brutte, avranno ognuna un suo significato che sarà solo mio. Ve lo racconterò.
(segue)
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:: by :: SuperBimba
Idiosincrasie
Sono d'accordo con jAsOn. Mi urtano le offerte, mi urtano i venditori che cercano di piazzarti la merce manco fossero in un suk. Ho abbandonato un bravo parrucchiere, un'estetista perfetta, svariati commercianti perché snervanti, senza dignità. Delle commesse presuntuose abbiamo già abbondantemente discusso nei mesi passati. Ma la categoria che detesto maggiormente è un'altra. Quella dei negozianti che si piazzano fissi sulla porta e guardano chi passa: proprio non riesco a chiedere loro di scansarsi per entrare. Ma nemmeno concedo loro di farmi esaminare mentre guardo la vetrina. Passo oltre e prendo mentalmente appunti: non sia mai che, ripassando, il negoziante sia entrato e mi dimentichi di boicottarlo.
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08/03/04
:: by :: lisagialla
lo spino nel ©
io leggo solo l'originale.
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:: by :: lisagialla
deviazioni
credo che a guardare la talpa, con tanto di paola perego, saremo una dozzina, parenti inclusi. il programma è brutto, piuttosto irrimediabilmente, e la conduttrice si vantava ieri del presunto primato di schifezze in tv. onestamente c'era di che darle ragione: la de grenet piangeva, uno scimmione presuntuoso e predolin giocavano ai galletti. epperò il gioco deve possedere un suo qual fascino, altrimenti non spiego come - senza altri indizi che una puntata ogni due settimane - io possa aver dedicato le poche energie sopravvissute all'orgia di analgesici e cuscini a smontare e poi rimontare strampalate ipotesi intorno alla colpevolezza di angela melillo.
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:: by :: lisagialla
confini
di giorno leggo invisible monsters, un carosello ormonale di permutazioni uomo\donna; di notte middlesex, che saltella lieve tra l'anatomia e la disperazione di una musa quattordicenne che decide di tagliarsi i capelli e farsi chiamare Cal. all'alba e al tramonto, mentre guardo la gente che mi cammina intorno, mi accorgo di aver perso un po' di sicurezza nell'attribuire univocamente determinazioni di genere.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra ex inviata
Sono tornata. Mi riprendo, inizio l'opera di disintossicazione e comincio a postare. Abbiate pazienza qualche ora.
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07/03/04
:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[21]
...e voi pensate che sia finita, ha. Per noi non lo è ancora. Manca l'ultimo rito, la conferenza stampa del bilancio finale. Poi decido se ripartire subito o se fare come l'anno scorso: restare tutto il pomeriggio su una panchina a guardare il mare. Pensando.
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:: by :: jason
Bestemmie
La Ventura al Piotta [no, dico, il Piotta]: "Complimenti, sei il più grande rapper italiano."
Il gruppo d'ascolto qui riunito - il solito fior fiore della blogosfera - urla un sonoro 'vaffanculo' e spera che Frankie Hi-Nrg [ripeto, Frankie Hi-Nrg, lui sì, il più grande rapper italiano] aspetti la Ventura dietro le quinte per legnarla come merita.
Se avanza tempo, bisognerebbe castigare anche il Piotta per aver osato vantarsi [su radio 105, se non erro] di aver portato il rap duro sul palco dell'Ariston.
Ad arare i campi tutti e due, ecco dove.
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06/03/04
:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[20]
A cosa assomiglia la sensazione che si prova in sere come questa, un sabato notte, di inizio marzo? E' come se fossimo in ogni istante a pochi minuti dalla mezzanotte di Capodanno e insieme all'ultimo giorno di una vacanza emozionante e faticosa.
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:: by :: lisagialla
en attendant
è successo con gucci, burberry, vuitton. li hanno presi, li hanno rivoltati, si sono tenuti l'aura del mito, hanno riempito il resto di collezioni effimere, trovate modaiole e altre adorabili futilità; poi ce li hanno restituiti, scintillanti. oggi è jean paul gaultier per hermès, io mi aspetto il capolavoro.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[19]
Sabato del villaggio. Tutti qui, reclusi, mentre fuori piove e sotto l’Ariston si assiepa una folla infinita, che rende difficile persino salire in sala stampa. Tutti qui, fondamentalmente, a fingere di lavorare, che tanto è solo attesa. Solo i colleghi delle agenzie, ogni tanto, si industriano ad accroccare qualche lancio, fondamentalmente senza notizie. Serpeggia preoccupazione per il ritardo della scaletta di questa sera. Capirete la levatura dei nostri problemi, qui, nella sala stampa del grande fratello in cui siamo reclusi, in mezzo alle telecamere, da lunedì scorso. Fuori piove, ripeto, e c’è una folla che neanche a Capodanno. Qui, col culo incollato alla sedia verde, mi sento più al sicuro.
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:: by :: lisagialla
no limits
il maccabee si fa pubblicare una lettera su il foglio e conferma in un sol gesto alcune delle mie idee su di lui, sul direttore e sul radioso avvenire che ci si prospetta.
update: e solidarietà - a crepapelle - a chi ne ha davvero bisogno.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[18]
Vorrei tranquillizzare tutti: hanno rimesso i fiori in sala stampa.
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:: by :: jason
Campioni rappresentativi
Dopo le prime due serate di curiosità per le nuove canzoni, la terza e la quarta senza più i giovani - senza niente di veramente interessante, insomma - chi mai avrebbe avuto voglia di guardarsele? Independentemente dalla mediocrità del parco canzoni. Già tediosa la serata di giovedì, con il team Ventura-Gnocchi, dopo il capolavoro ritmico della prima serata, che è riuscito ad affossare il tutto neanche fosse una grande notte del lunedì qualunque. E dopo i mal di testa di ieri, con i dati Auditel di oggi, quelle stesse teste me le aspettavo sul pavimento.
Invece.
Zelig è stato battuto e quello che penso senza aver visto la serata di ieri è che la grossa base del Festival (il suo target Auditel - che assomiglia sempre più a una coalizione di massaie cinquantenni) sia più interessato al Grande Fratello, e che quindi gli ascolti di ieri siano dovuti alla presenza sul palco delle tanto vituperate (da me per primo), cariatidi. In ogni caso ha ragione Sasaki:
[...] si prefigurano due scenari: il popolo italiano è una coalizione di mediocri mentecatti analfabeti, decerebrati, ignoranti, e quindi devo scappare da qualche altra parte ma non saprei dove, oppure potrebbe anche darsi che la storia del campione rappresentativo sia la cagata del secolo [...]
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:: by :: morgan
Confermo...
...non solo dice "sanDremo", ma Vespa dice anche "Drock", invece di "rock".
E stasera il circo di PaP è proprio al completo. Questo è il DopoFestival che non avremmo mai voluto vedere.
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05/03/04
:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[16bis]
[Luzzatto Fegiz e Zaccagnini dirigono, in primo piano Molendini]
Voi non sapete cosa sta succedendo qua dentro. Cori, balletti, lo sbraco più totale. Esperienza incredibile. Dirigono insieme Luzzatto Fegiz e Zaccagnini (col bastone). Allievo Maestro: Andrea Laffranchi (Corriere della sera).
[e intanto Vacalebre: questa canzone è dedicata a Tony Renis: perdere il lavoro].
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[16]
Non l'avrei mai detto, di trovarmi al cospetto di Marcella Bella, Mino Reitano, Albano, Toto Cutugno e Bobby Solo tutti insieme. Giuro che non l'avrei mai detto, e invece.
Ah, un momento! Luzzatto Fegiz ha appena seguito Toto Cutugno in bagno. Come sempre mutatis mutandis: sta seguendo le mie orme?
Aggiornamento: sommossa in sala stampa. Tony Renis se ne va in sala radio, Del Noce al collegamento col tg1 (ma Zaccagnini sostiene che in realtà, vista la durata dell'assenza, è in diretta con al-Jazeera). E scoppia lo psicodramma. A dar di matto inizia Specchia di Libero. Ma chi sbrocca vero è ancora il partenopeo Vacalebre: ma che ***** di conferenza! ma un po' di rispetto! ma non avete neanche un fiore!. Istantaneamente, tutti si rendono conto che le corbeilles di gerbere gialle e arancioni sono scomparse, chissà da quanto. Da lì, Zaccagnini inizia a cantare mettete dei fiori sui vostri tavolini. Reitano attacca con Pietre di Antoine.
E vi giuro, ancora una volta non sto scherzando.
Un collega commenta sembra una conferenza dell'inter a metà campionato.
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:: by :: lisagialla
nomen omen
stamattina in metropolitana due mamme giovani di sinistra - pantaloni nelle tinte della terra, scarpe basse di qualità, sciarpe colorate e lessico politicamente corretto - parlavano di come la maestra dei pargoli non riuscisse a gestire un compagno di scuola all'apparenza particolarmente vivace, dispettoso e irriverente. un bambino difficile, di cui le due hanno fatto nome e cognome. erano il nome e il cognome del mio papà.
[sanremo, ieri sera: imbarazzante.]
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04/03/04
:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[15]
Mi ripeto. Ancora una volta la migliore battuta è del guru della sala stampa Paolo Zaccagnini. Haiducii fa la sua tirata sulla libertà e il comunismo. E lui la ribattezza al volo Haiduce.
Il mio vicino di banco, l'inviato del Mattino, Treccagnoli, sta dormendo alla grande. Non lo sveglia neanche il suo compagnuccio Vacalebre che canta come un matto la canzone di Veruska. Secondo lui, sabato sera, per prendere voti, la tizia si vestirà con le mutande di Roberto Bolle.
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:: by :: lisagialla
un punto di luce verso la libertà
mica pizza e fichi.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[14]
Non sono morta se non di stanchezza. O si vive o si scrive, ama ripetere qualcuno di mia conoscenza. O si blogga o si lavora, gli rispondo di solito.
Eccomunque. Momento topico della giornata è stato l'incontro tra Bill Wyman e Paolo Zaccagnini.
zaccagnini: I didn't come to your concert because I had to watch that rubbish of After Festival.
billwyman: good for you, I have a terrible hangover. I was full of vodka.
Vi annuncio, peraltro, di aver disabilitato il correttore automatico, che non so come, ma si era infiltrato nel mio word. Non ne potevo più di scrivere Bungaro e di ritrovarmi scritto ogni volta bulgaro.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[13]
Questa mattina in sala stampa è arrivato marioluzzattofegiz a farmi i complimenti. Giuro. Adesso metabolizzo la cosa, scusate.
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:: by :: jason
I can't believe the news today
La notizia del giorno è che Simone sta partecipando al Festival con One degli U2 [mixata con qualche strofa di Sunday Bloody Sunday]. A chiudere gli occhi - a guardare il Festival in solo audio, insomma - c'è proprio poco di nuovo. Ci sono Lucio Dalla e Fabio Concato, per esempio, che a occhi chiusi vi perdereste il firmamento in digitale, ma la canzone - pur carina - alla coinquilina sembra il mio nome è Ayrton e faccio il pilota. C'è anche De Gregori, che finalmente illumina la serata con una canzone meravigliosa. Pur con delle stecche, "Solo un sogno" colpisce davvero, grazie anche all'intervento dei LaCrus sul finale. Sul palco dell'Ariston si affacciano anche un paio di Grignani, ma è la gemellidiversizzazione del Piotta che colpisce maggiormente. Ora nessuno si aspettava grandi cose dal supercafone, al massimo un po' di ritmo, ma non solo lui si presenta con una canzone imbarazzantemente sanremese [contrariamente a quanto affermava qualche settimana fa lui stesso], dimostra anche di aver molto da imparare ancora. Non lo aiuta certo la recente uscita del nuovo album di Frankie Hi-Nrg [il più grande di tutti] né la sorprendente esplosione di Caparezza, che però mettono un po' le cose in proporzione. Ottimo Pedrini ed eccezionale l'istrionico Pappalardo. Sarò un po' infantile, ma non riesco a rimanere indifferente di fronte a un'icona come l'Adrianone nostro, con tanto di urla e saltelli. Mitico.
Il resto? Uno schifo completo, compreso il regazzino - non grasso - che si metteva in posa, il Liam Gallagher incapace [il che è tutto dire, visto l'originale], le ultime quattro donne in gara solo voce e gorgheggi decisamente stucchevoli e la canzone che non c'entra niente con tutte le altre ma che rassicurerà certo i preoccupatissimi vecchi [Anziani!] di San Remo.
Per il resto la serata ha stancato ben prima di quella precedente, la pur brava Cortellesi ha mostrato già segni di stanchezza, la Ventura ha smarronato con un prolisso quanto inutile Dustin Hoffman e Crozza non s'è visto [o, almeno, se c'era io ero in camera a esultare per SuperBimba-come-la-barbie]. Peccato non si siano viste le scarpe.
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:: by :: lisagialla
wild roses
queste sono per festeggiare. essebì, innanzitutto: io la conoscevo bene. poi la pulcinaia, selvaggia dei miracoli, i clienti abituali e quelli di passaggio - insomma, quando ci ricapita.
quelle vere, invece, erano per me.
...
io ci ho provato ma davvero non sono riuscita a intitolare questo post grazie dei fior.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[12]
Ultimi superstiti in sala stampa, quelli a cui tocca anche seguire Vespa nell'ansia che succeda qualcosa tra i politici. Ovviamente io tra quelli, che se telefona Berlusconi e non lo metto nel pezzo di domattina mi devastano (giustamente). Da parte mia soffro di un tremendo conflitto di interessi tra fame e sonno. Giuro che da domani sera cercherò di essere più mondana. Fantastici deluca e zaccagnini alle prese con lancio di oggetti verso Alba Parietti che decreta che Alessio Ventura sul palco è meglio di Jon Bon Jovi. Ora, la mia obiettività nei confronti dei cantanti sexy è acclarata. Quindi posso dire che a parer mio il Ventura ha della sua stoffa da tirar fuori.
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03/03/04
:: by :: lisagialla
è storia
supermarta superstar, come la barbie.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[11]
Come ogni sera a quest'ora, è il momento della crisi d'attenzione. Dopo aver respirato bevuto mangiato festival per quattordici ore, viene un attimo di stanchezza. Neanche il fisico di Roberto Bolle in megascreen mi tiene sveglia. Ho finito i pocketcoffee. Col mio vicino di banco, palermitano d'agenzia di stampa, abbiamo trovato la posizione: giacche e cappotti a imbottire la spalliera della sedia libera, un gomito per uno, abbiocchino libero.
Fermi tutti. Daniele Groff. Va bene che io oggi non mi sono lavata la spalla che ieri lui mi ha toccato dopo l'intervista. Ma lui non si è cambiato la maglietta.
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:: by :: mae*
Qualcuno informi SuperBimba
Notizia imprescindibile. Flavia Cercato (inviata dei Gialappi) ha sbirciato Daniele Groff mentre si cambiava in camerino con la porta aperta.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[10]
Ma la Ventura non era testimonial della Citroën? E allora perché chiama la Gale Mégane?
Seconda serata di Festival. Terzo giorno di Sanremo. Un mese che mi tocca scriverne e parlarne. Però la faccia di paolozaccagnini che guarda gli Aventura vale tutta la fatica fatta finora.
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:: by :: SuperBimba
Attenzione!
Un hacker che si fa chiamare MaxTacchinoGiallo ha postato su questo blog un'immagine falsa e tendenziosa. La fanciulla ritratta davanti a genegnocchi non è SuperBimba. SuperBimba, come tutti sanno, è una splendida diciottenne bionda. E non ha mai avuto occhiaie. Né borse sotto gli occhi. E in realtà posta da casa sua. Grazie;)
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:: by :: MaxTG
Vabbe' il sonno, ma il sorriso....c'e'
Per quelli che se la sono persa e per quelli che magari la prossima volta la potranno riconoscere.
Buon lavoro a SR SB.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[9]
Questo post serve a ringraziare tutti quelli che stanno arrivando qui grazie al blog di Selvaggia. E ovviamente Selvaggia: chi si stava già girando il film della lotta nel fango, rimarrà deluso. Prima che me lo chiediate: è davvero molto simpatica. Ho controllato gli stivali: sono normali! Non arrivano mica al ginocchio! Niente, quelli solo la Folliero.
Aggiornamento per S.: c'è un signore con i baffi e un maglione verde croupier che si aggira fingendo di parlare al telefono. Ha un'aria parecchio sospetta e guarda con aria impaziente le sedie vuote nella postazione del Tempo. Oh, io te lo dico. A me sembra poco raccomandabile.
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:: by :: moni
alive and... almost kicking
negli ultimi 10 giorni mi e' successo di tutto, in termini di salute.
vi risparmio i dettagli [1], vi dico solo che ieri mentre stavo per fare il bonifico della mia vacanza last minute (e' questa la notizia!!!), mi si e' bloccata mezza faccia. cosi' all'improvviso. due ore di totale black-out con gli occhi chiusi, in ufficio.
medico, aulin, antibiotici (no ti prego, io devo partire!!!) e tanta tanta frustrazione.
oggi cosi' cosi', un po' dolorante.
ma vado, ho deciso.
una settimana in martinica. con le dita incrociate, ecchecavolo.
un bacio a tutti, take care.
[1] per fortuna c'e' stato pero' un piacevole intermezzo trasteverino domenica sera con le due blogstar del momento e le non (ancora?) linkabili commentatrici anninablu e enrica brainless.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[8]
L'intervista wc è finita sul Corriere della sera, pagina 36. Vedete che non dico bugie:)
La mamma e la zia di Paolo Meneguzzi questa mattina erano disperate: non sapevano come si mandano gli sms. La collega di Radio Vaticana (sic) gliel'ha insegnato. Ma se Meneguzzi arriva ultimo potrebbe essere colpa di questo handicap.
Non ci posso credere! Sono a un metro dal mio mito: Olga Fernando.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[7]
Innanzitutto 'gnioooooognio a tutti. Qui a Sanremo è primavera. Il mio cappuccino di questa mattina nel bar preferito era buonissimo. Le prime facce da Rai che spuntano, stamattina, sono corredate di magnifici sorrisi. I primi dati d'ascolto hanno tolto un po' di scopini collocati da più e più giorni in posti scomodi. La matematica, però, è un'opinione: comici i tentativi di interpretazione/Auditel dei primi cronisti del mattino. Scopro con sollievo che non sono solo io ad avere problemi con le sottrazioni (sì, sere, anche in base dieci).
Quest'anno credo che inizierò con l'Aulin già al terzo giorno di lavoro.
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:: by :: jason
La Valle degli Orti
L'istinto di rottura di questo Festivàl, assomiglia tanto a un minestrone surgelato. L'impressione è quella di un'accozzaglia di generi diversi, messi lì a dimostrare che siamo tutti più ggiovani e ribelli. Canzoni (perlopiù mediocri) che, però, non sono più importanti, laggiù a Sanremo (se n'è accorto anche Luzzatto Fegiz). Quindi largo ai testi più brutti dell'ultimo secolo. Apparire più che essere in grado di comporre. Ed ecco spiegata la sagoma in cartone del povero Bill Wyman, con le dita inchiodate al basso, affinché i dibibulvar potessero fare bella figura facendo finta di essere i Coldplay (perché, perché scomodare gli Smiths?) [che l'anno prossimo ci vado io e mi porto David Bowie: successo assicurato].
Neffa è sempre più Sergio Caputo [con la coinquilina che canta un'altra canzone sulla sua melodia] e Zoolander Meneguzzi ci prova, poverino, a fare il Tiziano Ferro della situazione. Gli manca solo la voce [e una bella canzone]. Masini cammina sul filo di tre plagi [una coccarda a chi indovina gli altri due oltre al giro di piano di 'The captain of her heart' dei Double] e Veruska, con un pezzo pur gradevole, non è sexy nemmeno un'unghia di Patty Pravo. Andrea Mingardi si riesce a rendere ridicolo [solo ai miei occhi, parrebbe] con un soul/blues orrendamente scolastico. Molto meglio, in quel genere, Danny Losito, pur supportato da un testo indecoroso (la rima lasagna-Spagna è da fucilazione).
Menzione d'onore a Stefano Picchi, testo demagogico e banale a parte, che - con una regia che fa numeri da circo equestre - interpreta una canzone intensa, con echi di Malmsteen e Stratovarius nei ponti, e al bel pezzo 'sadomaso' di Mario Venuti.
Nonostante tutti quelli che (come il figlio dei Pooh) dovrebbero andare a zappare la terra, spero che questo Festival abbia successo, perché è pur sempre meglio di tutti i pippibaudi e annesse cariatidi.
Pur fuori dal giro delle Major, tutti si affannano a fare lo spot antipirateria. Comprate quelli veri, dice Meneguzzi. Abbassate i prezzi, bimbo bello, e vedrai che qualcosa succede.
Mietta è sempre bellissima. Chi era quel vecchio accanto a lei?
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02/03/04
:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[6]
Che vergogna. Anni e anni di onorata carriera televisiva. Come tanti grandi dello spettacolo ho cominciato anch'io dalle locali, e poi la tivù dei ragazzi, i tigì seri, Rai e Mediaset. Prima che venissi folgorata da Confindustria sulla via di Damasco, insomma.
E ora tra gli amici verrò ricordata per essere stata immortalata al Roof vicino a Gene Gnocchi durante una serata di un vecchio Sanremo. Dire che fino a pochi minuti prima dormivo: non mi avessero svegliato a gomitate, sarei passata per davvero alla storia.
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:: by :: morgan
Era lei
Sullo sfondo, Flavia l'inviata della Gialappa's, in rosa, istruita dai terribili tre faceva il salto del canguro insieme a una giornalista estera in rosso.
Davanti a Gene Gnocchi, che chiedeva a un giornalista se avrebbe buttato dalla torre Vicedomini (+ o -), c'era LEI: SB in tutto il suo splendore!
Non sapevo se pregare di più affinché Flavia saltasse per davvero o Gene intervistasse anche SB :)
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[5]
Per me Daniele Groff non ha vinto solo Sanremo, ma anche gli Oscar, Castrocaro, lo Zecchino e il Mezzo Minuto d'Oro. Con lui ho fatto la prima intervista al cesso. Giuro: io, lui e la collega simpatica della concorrenza nei bagni della sala stampa, alla ricerca di un posto poco rumoroso. Toilette a parte, confermo ribadisco e sottoscrivo: è bellissimo bravissimo e intelligentissimo.
E non leggerò i commenti a questo post.
Then. Ho visto luzzattifegiz cercare di cambiare canale a un televisore e non riuscirci. Ho visto castaldi cercare di aiutare i luzzattifegiz che nel frattempo si incazzavano un po' - e non riuscirci. Che poi non capisco perché si intestardivano sul televisore, che qui siamo fuori sync di almeno tre secondi (essendo noi nello stesso palazzo, siamo quelli in anticipo). Ho visto zaccagnini cercare di ballare, caracollando su due gambe e un bastone, facendo ondeggiare lunghe barbe bianche al ritmo del pezzo di Mingardi. Ho visto vacalebri dirigere cori di giornalisti similcastrati sul pezzo dei dibibulevar. Ho visto superbimbe cercando di non crollare sulla tastiera dal sonno. Soprattutto durante i collegamenti dei genegnocchi: io e tutte le mie occhiaie volevamo fare bella figura anche quest'anno per i parenti a casa.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[4]
Raul Bova è bello. Bello bello. Sono obiettiva. Ma non mi dice niente di niente: forse che ho dei problemi? [Consigli su come affrontarli?] E poi, perché si sforza di risultare simpatico? E chi gli ha messo quella giacca da capitano Stubing?
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[3]
Essebì [fortunatamente parlando con se stessa]: ma chi è quell'idiota, vestito da Blues Brothers?
E' il cantante della Blues Brothers Band. Ehm.
oh, per chi è a Sanremo: domani notte al Morgana questi fanno un concerto con Bill Wyman. E Andrea Mingardi:)
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[2]
La giornata comincia con un paio di buone notizie. Bruno Vespa questa sera avrà ospiti Ignazio La Russa, Marco Rizzo, Paolo Crepet e Renato Mannheimer. Inviata sarà Alba Parietti: mormorio in aula tra i cinquecento inviati (e blogger) presenti. Ah, c'è anche la Zanicchi, però di lei non parlo male, perché da queste parti ha degli amici.
Una domanda: perché Vespa dice sanDremo?
Una considerazione: ribadisco. Luca Tomassini è bellissimo.
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01/03/04
:: by :: lisagialla
scopri l'intruso
resta di stucco, la faccia come il barbatrucco.
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:: by :: SuperBimba
Dalla vostra inviata[1]
Signore e signori, la SuperBimba, qui, è diventata grande. Potere magico del mio nuovo cartellino verde, mi si spalancano le porte dell’Ariston Roof. Che vuol dire la sala stampa che si vede in tivù, quella coi fiori, il tonirenis e le simoneventure. Che pochi lo sanno, ma i giornalisti, nella settimana dei fiori, si dividono nettamente in due campionati diversi: stampa e tv nazionali e resto del mondo. Che fa niente, se lavori in una testata seria[1]: radio privata sei e radio privata resti, quindi stai al freddo sotto la tensostruttura, ogni anno più precaria. Invece quest’anno sono qui per il quotidiano. Quindi è un nuovo primo giorno di scuola, anche se mi hanno messo subito al terzo banco al centro [ovviamente per meriti non miei]. Insomma, tutti i miei amicucci sono ancora là, dove i tram non vanno avanti più, e io son qui coi castaldi i vacalebri e i zaccagnini. Mumble. Mi sa che mi diverto meno.
Ma quanti attorno a me stanno lavorando – e quanti aggiornando il proprio blog?:) Non la più famosa, vestita con minigonna jeans quasi inesistente e impalpabile magliettina nera [oh, io confronto a lei sono una tavola da stiro…], che in questo momento è di fronte a me e fa pr con il più famoso collega del più famoso quotidiano romano. Prima che me lo chiediate: sì, è gnocca.
[1] ho detto che lavoro in una testata seria, non che sono una giornalista seria, smettetela di sghignazzare.
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:: by :: lisagialla
titoli di testa
mi diverte sempre constatare come le vittorie in categorie oscure ai più risultino prevedibili solo a leggere i titoli e immaginare l'argomento:
documentario: the fog of war, di errol morris e michael williams.
documentario cortometraggio: chernobyl heart, di maryann deleo.
cortometraggio: two soldiers, di aaron schneider e andrew j. sacks.
[ciò non toglie che mai e poi mai li avrei messi nel mio toto-oscar: io avevo nemo come miglior sceneggiatura originale e holly hunter come attrice non protagonista, per dire.]
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:: by :: SuperBimba
Nella valigia c'era la sabbia,
colpo al cuore.
Mi porto otto paia di scarpe (basteranno?). Preparo un tazzone di Nescafè e parto. Ci rileggiamo dall'Ariston.
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:: by :: lisagialla
cronache marziane
rapida incursione nella via dello shopping per rimediare ai torti subiti e provvedere all'acquisto di un regalino per la solita cuginetta in età ingrata. lungo il tragitto io e il coinquilino stabiliamo precisi limiti di budget: tra i 25 e i 35 euro. non oltre, per nessuna ragione.
nella vetrina di arimo campeggia ancora il cartello 'i saldi proseguono all'interno', penso a voce alta che magari un qualcosa di non troppo pesante, colorato e scontato del 50% potrebbe fare al caso nostro. annuisce. entriamo.
ovviamente non c'è niente del genere, guardiamo alcuni dei nuovi modelli - questi, se proprio, vanno bene per me - poi la commessa si allontana a prenderne altri.
'no, settanta euro è decisamente troppo.' - dice il coinquilino. testuali parole.
mi illudo di aver recepito il messaggio e mi ingegno per uscirne senza eccessivi spargimenti di sangue: la solita sceneggiata del magari ci penso.
questa è la cronaca di quegli istanti di terrore:
sere - uhm, non so, non mi convince troppo questo giallo. [più chiaro di così...]
coinquilino - però questa fantasia qui è carina.
s - sì ma anche la taglia...magari poi la S è troppo piccola e non la può cambiare. [è impazzito?]
c - ma no, è piccina.
s - e se preferisse la camicia da notte? [sono cinquanta anziché settanta, magari ha deciso di essere più generoso e si è dimenticato di avvertirmi]
c - no, dai, a me sembra decisamente tipo da pigiama.
s- eh?
c - è una bambina.
s - appunto [mi sta prendendo in giro]. magari facciamo un giro, ci pensiamo. [e se mi mettessi a piangere? capirebbe?]
c - sei sicura? guarda che questo non è per niente male.
eppure mi avevano detto che era un ragazzo intelligente.
trattengo a stento l'istinto di fargli una scenata lì, davanti a tutti quei pigiami. lo afferro per un braccio, saluto in fretta e furia la commessa - che sta altrettanto palesemente trattenendo la miglior risata della settimana, dietro quella faccia di pietra - e lo trascino fuori, furibonda.
s - m-m-ma...quand'è che sei diventato matto?
c - perché?
perché.
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