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25/01/07

:: by :: SuperBimba
Tuturuturututtù

Svegliarsi la mattina e pensare improvvisamente che l'attrice che interpreta l'hostess in una delle scene finali di un film visto un mese e mezzo fa è la stessa che faceva Tricia Alden. Ma nel momento in cui si cerca di ripassare a memoria il cast di Quando si ama, confonderlo irrimediabilmente con quello di Capitol.
E poi fare progetti a lunga scadenza, diciamo da qui a mezzogiorno.

[+] :: ore 10.18 :: 20 comments


22/01/07

:: by :: SuperBimba
Di giorno.

La mia vita ha schiacciato il tasto del fast forward. Mica in tutto, che ci sono cose che vorrei superare, cose con cui vorrei far pace e persone con cui vorrei un armistizio. Beh, una persona sola, in realtà - e sono io. Ma non è impresa facile, quindi fingiamo che tutto scorre. Questo post è solo per riprendere confidenza con l'universo giallo e per festeggiare un caro amico.

Mi ricordo di una ragazza che tutte le sere tornava dalla televisione locale in cui lavorava (beh, era uno dei tre lavori che faceva contemporaneamente, ma era molto, molto giovane) e accendeva la radio per sentire una delle sue voci preferite. Adesso quella voce le terrà compagnia nel viaggio di andata. In bocca al lupo, unico Francesco del mio cuore. Te lo meriti tanto tanto.

[+] :: ore 17.54 :: 14 comments


:: by :: lisagialla
go ahead, make my day.


[ontd]


[+] :: ore 09.59 :: 8 comments


17/01/07

:: by :: lisagialla
dica trentatre

oggi il coinquilino mi ha insegnato ad allacciare le chiusure lampo senza perdere quarti d'ora e la pazienza.

[+] :: ore 18.11 :: 13 comments


10/01/07

:: by :: karen
Il primo giorno di scuola è sempre bello..

La prima mattina comincia con la ricerca del taileur 'giusto', alla fine mi oriento sullo spezzato è inutile sperare in un coordinato.. vince una gonna nera che solitamente andava larghina.
La macchina è dal meccanico, se si deve ricominciare bisogna farlo bene!
La colonna sonora (Neil Young) è quella che, qualche anno fa, ci ha fatto compagnia mentre attraversavamo in lungo e largo l'Australia, con i mezzi pubblici me la cavo relativamente, sembro una turista senza occhi a mandorla.
Sono quasi le 9,00, ma senza le mie barrette non posso affrontare la giornata, che sarà un po' più lunga del normale visto che il pomeriggio siamo in 'convention' in un albergo, per fortuna abbastanza in centro.
La riunione non finisce mai, devo tornare da mia figlia.. sarà disperata! Alle 17,30, finalmente, varco la soglia di casa (corro per le scale), lei e la nonna se la sono cavata alla grande, mi guarda, sorride.
Una notizia triste, mia figlia vuole stare in braccio, no sta sera alla cena di gala non ci vado!
Arriva il papà, la furbetta è tutto un sorridere e l'interesse nei miei confronti cala decisamente, sono in ansia, va beh alla cena ci vado così mi distraggo.
Discuto con il tassista sulla destinazione, lui deve sapere e l'affermazione 'il ristorante dell'ippodromo' non lo soddisfa, cmq in qualche modo ci arrivo.
Saluto tutti, rido, mangio (si non dovrei, ma lo faccio con parsimonia), mi distraggo.. la serata prosegue bene, abbiamo anche la benedizione del presidente, fino a quando un simpatico collega delle vendite mi dice:
Come la chiami? (e qui l'inflessione dialettale può lasciare un margine di dubbio)
Allora sarà una femmina?
...
Ho partorito 7 mesi fa..
ah ma no pensavo aspettassi il secondo e naturalmente fossi ai primi mesi
Lo saluto cordialmente, discuto con alcuni colleghi con figli che cercano di istrurmi sulle strategie di accoppiamento quando i figli sono un po' più grandicelli e aspetto un taxi che naturalmente non ha capito dove siamo.. i miei tesori sono a casa e se la sono cavata benissimo!

[+] :: ore 17.45 :: 7 comments


09/01/07

:: by :: lisagialla
starting on the right foot

c'era una volta un negozio magico abitato da una fatina grigia così esile che porterà - e con disappunto - addirittura una trentasei. c'era una volta la prima giornata di saldi, ricorrenza popolare in cui non credo. c'era una volta un paio di scarpe che stavo per comprare. era - credo - settembre ed ero - per certo - in procinto di diventare incredibilmente grassa e instabile. quindi - giudiziosamente - no.
c'ero una volta io, quattro mesi dopo, che entro quando il negozio sta per chiudere, solo per salutare. c'ero che vedo quelle scarpe e poi le giro, senza convinzione. invece: trentotto. e diavolo, sarò pure di quelle che allattando ingrassano [*] ma almeno il piede non mi tradisce mai: calzano come a cenerentola. incrocio lo sguardo della fatina grigia, lei mi sussurra 'sono le ultime' e sorridendo gesticola uno sconto mozzafiato.
buon anno anche a voi.

[*] perché tutte a me?

[+] :: ore 11.07 :: 19 comments